Edema maculare cistoide
Complicanza grave che può presentarsi dopo interventi di chirurgia oculare
L’edema maculare cistoide è uno dei problemi più gravi che possono verificarsi dopo interventi chirurgici oculari, specialmente dopo interventi di cataratta, determinando una grave compromissione visiva.
La causa dell’edema è la raccolta di liquido sottoretinico con aspetto spesso policistico con conseguente deformazione e sollevamento della retina centrale; questa complicanza tra l’altro è comune anche in patologie oculari come la trombosi venosa retinica, nelle vasculiti retiniche, nella retinopatia diabetica e nelle uveiti posteriori.
Sintomi
I pazienti lamentano un notevole calo del visus, fotopsie (lampi di luce) e a volte visione dieformata delle linee
Diagnosi
La diagnosi viene effettuata inizialmente osservando il fundus oculi con lenti adatte, per poi effettuare un esame fluorangiografico e OCT; quest’utimo è sicuramente l’esame più efficace.
Terapia
La patologie può essere curata con iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF da soli o in associazione con corticosteroidi, sempre per via intravitreale, a lento rilascio (6 mesi). (Octreotide, farmaco che tra l’altro viene utilizzato per la diminuzione delle trazioni nelle membrane epiretiniche).
Se i risultati non sono soddisfacenti bisogna considerare la possibilità di ricorrere alla vitrectomia che rimuove le menmbrane che fanno una azione trazionale sulla macula determinando edema.
Nei casi più gravi si può ricorrere all’uso di farmaci immunosoppressori che tuttavia presentano numerosi effetti collaterali.
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