Attendere prego...
Lo strabismo è una deviazione di uno o entrambi gli occhi rispetto al punto di fissazione.
Il difetto viene classificato in strabismo convergente (l’occhio è deviato verso l’interno), strabismo divergente (l’occhio è deviato verso l’esterno) e strabismo verticale (l’occhio è deviato verso l’alto o il basso).
Esiste poi una forma di strabismo torsionale legata alla funzione di due muscoli obliqui che solitamente si associa al altre forme di strabismo; una seconda varietà sono gli strabismi congeniti dovuti a paresi di uno o più muscoli.
Nel bambino lo strabismo può essere causato da vizi refrattivi non corretti, come l’ipermetropia, che determina frequentemente uno strabismo convergente
Uno strabismo divergente può invece dipendere dalla visione ridotta in un occhio che impedisce la normale collaborazione tra i due occhi.
Nell’adulto l’improvvisa comparsa di forme di strabismo va normalmente collegata a fenomeni di paresi dei muscoli oculomotori o interpretata come manifestazione della presenza di uno strabismo latente scompensatosi.
Esitono poi paresi dei muscoli oculari associati a patologie del sistema nervoso centrale come in caso di tumori celebrali o sclerosi multipla e affezioni che fanno parte di sindromi più complesse.
Il trattamento dello strabismo è finalizzato, per prima cosa, al recupero visivo e funzionale di entrambi gli occhi anche se il completo recupero funzionale non è sempre possibile; l’obiettivo è comunque quello dell’ottenere una buona qualità generale della visione.
Solo quando si sarà ottenuto un buon visus o l’alternanza di visione dei due occhi, si potrà passare alla fase successiva, cioè all’eventuale riallineamento dei bulbi oculari.
La terapia si basa sulla correzione ottica, sulla terapia anti-ambliopica e sull’eventuale chirurgia.