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Cross linking nel cheratocono

11 Aprile 2019 by carmineciccarini

Circa una persona su tre è affetta da cheratocono. Si tratta di una malattia della cornea, che progredisce nel tempo, fino a procurare danni irreversibili. La membrana in questione tende ad assottigliarsi sempre di più e questo fa sì che assuma, appunto, la nota forma a cono. Nella maggior parte dei casi tale patologia colpisce entrambi gli occhi e, se non curata in tempo, può portare alla perdita completa della vista. La cornea si allunga verso l’esterno, curvando in maniera importante, fino a permettere la creazione della forma in esame. Le cause del cheratocono sono spesso legate a fattori genetici o a disfunzioni ormonali.
Ma quali sono i sintomi della malattia? E le possibili cure? Analizziamo i dettagli.

Sintomatologia

La difficoltà nella diagnosi consiste nella iniziale assenza di sintomi. Il cheratocono, infatti, è caratterizzato da comuni difetti refrattivi, come astigmatismo e miopia. Questi però, non trovano soluzione nei classici correttivi prescritti, poiché le lenti a contatto, così come gli occhiali da vista, non apportano significativi benefici al paziente. Occorre, ovviamente, sottolineare che non per forza chi è affetto da miopia o astigmatismo sviluppa la patologia del cheratocono, poiché questo va diagnosticato caso per caso. Lo specialista, attraverso esami specifici, quali la misurazione di curvatura e spessore della cornea e la topografia corneale, è in grado oggi di stabilire con esattezza la presenza del disturbo. Solo in questo caso sarà possibile vagliare le varie soluzioni offerte dalla medicina di settore.

La cura

Oltre ai semplici casi che è possibile tenere sotto controllo attraverso prescrizioni non invasive come, ad esempio, le lenti a contatto, esistono situazioni in cui il difetto di presenta in maniera decisamente più accentuata. In queste circostanze è consigliabile applicare una tecnica di recente ideazione, denominata cross linking. La metodica in questione prevede l’impiego di un collirio fotosensibile che reagisce ai raggi ultravioletti, provocando un forte legame nelle fibre di collagene. Tale risultato comporta un irrigidimento della cornea, che acquista una robustezza in grado di fronteggiare lo sfiancamento. È considerato l’unico metodo realmente efficace per bloccare l’avanzamento del cheratocono e dei suoi effetti dannosi. L’intervento può essere eseguito in day surgery e gli effetti risultano maggiormente apprezzabili nel giro di qualche tempo dall’operazione. Per una visita specialistica rivolgiti allo studio del Dottor Carmine Ciccarini, che da anni opera con successo nel settore oculistico. Clicca qui per prendere un contatto immediato.



Dr. Carmine Ciccarini

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