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11/Apr/2019

La maculopatia è un particolare tipo di distrofia della retina. Esistono diverse classificazioni in materia ed una delle forme più diffuse di maculopatia e quella provocata da clorochina. Si tratta di un farmaco impiegato nella cura di alcune patologie croniche. Proprio tale cronicità fa sì che la somministrazione dei medicinali si protragga per un periodo significativamente lungo. Tra gli effetti collaterali di queste cure si possono annoverare danni alla vista. La gravità di questi dipende da una serie variabile di fattori, calibrati sulla lunghezza del periodo in cui si è fatto uso dei farmaci in questione. Scopriamo quali sono i passaggi fondamentali per evitare di subire danni irreversibili.

L’importanza della diagnosi

Una diagnosi tempestiva ed esatta può rivelarsi la soluzione perfetta. La maculopatia da clorochina ha una causa ben precisa, individuabile in maniera agevole con l’aiuto di uno specialista del settore. Il tempo rappresenta un fattore fondamentale nel processo di guarigione, tale da determinare la buona riuscita o il fallimento della terapia. Attraverso una diagnosi corretta sarà possibile, nella maggior parte dei casi, eliminare il problema alla radice. Basterà, infatti, interrompere l’assunzione del farmaco incriminato, evitando così una progressiva degenerazione della patologia. In quest’ottica, a chi deve sottoporsi ad una terapia a base di clorochina, è sempre consigliata una preliminare visita oculistica, insieme a specifici esami in materia. In tal modo sarà possibile stabilire un danno all’apparato visivo molto tempo prima che si manifestino i primi sintomi della maculopatia da clorochina.

Terapia

Come già anticipato, la più efficace delle cure consiste nell’interruzione immediata del farmaco che ha causato la maculopatia. Generalmente, attraverso una diagnosi tempestiva ed in presenza di danni di lieve entità, tale suggerimento può risultare sufficiente per arginare il problema ed il rischio di peggioramento.
Si è detto, però, che la maculopatia è spesso asintomatica e questo porta a pensare che ci si avveda della malattia solo in stadio avanzato. In tal caso, il deficit visivo funzionale si è già verificato e allo specialista non resta che agire per stabilizzare la situazione ed evitare ulteriori peggioramenti. L’unica certezza riguarda la necessità di affidarsi ad un medico esperto, in possesso delle conoscenze fondamentali per assicurare il raggiungimento del miglior risultato possibile.
La specializzazione in materia fa del Dottor Carmine Ciccarini la persona giusta a cui rivolgersi in caso di bisogno. Nella sezione contatti puoi trovare indirizzi utili e numeri telefonici per richiedere consulenze ed appuntamenti.



Dr. Carmine Ciccarini

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