Teragnostica e cheratocono
TECNICHE INNOVATIVE
Nuova tecnica di avanguardia per il trattamento del cheratocono
Teragnostica in oculistica
Il cheratocono è la causa principale del trapianto di cornea nei giovani adulti. Questa patologia riconosce cause genetiche, infiammatorie (associate a psoriasi o dermatite psoriasica o atopica) e geografiche ed è maggiormente diffusa nei paesi caldi.
Solitamente l’età di insorgenza della patologia è tra i 15 e i 20 anni, ma ci sono casi che possono insorgere più precocemente. La tecnica utilizzata nel trattamento del cheratocono è il cross linking che include l’applicazione sulla cornea di riboflavina, con successiva irradiazione con luce UV, che innesca una reazione chimica che conduce all’irrigidimento della cornea.
Molto importante è una perfetta focalizzazione dell’irradiazione poiché anche una minima imperfezione può comportare un’eccessiva irradiazione dell’iride causando processi infiammatori come effetto collaterale, responsabili dell’iridociclite o di infiammazioni corneali con pieghe della Descemet, legate ad edema corneale, e cheratiti.
Nella tecnica tradizionale la procedura chirurgica consiste nel rimuovere l’epitelio corneale irradiando la cornea disepitelizzata per 30 minuti; questo comporta dolenzia oculare post operatoria che può perdurare per settimane, spesso con visione offuscata che continua a presentarsi per settimane o mesi.
Nella nuova tecnica messa a punto l’epitelio corneale non viene asportato e, dopo aver imbevuto la cornea con riboflavina per 20 minuti seguendo un dosaggio stabilito, si applica una irradiazione di 9 minuti con un sistema di centraggio corneale computerizzato in modo che l’energia radiante sia messa perfettamente a fuoco sulla cornea.
Il trattamento richiede che la pachimetria (misura dello spessore corneale) del cheratocono sia di almeno 370 micron.
La stabilizzazione avviene in questo caso nel giro di alcune settimane e, nel 70% dei casi trattati, si ottengono miglioramenti non solo della struttura della cornea che non porta peggioramenti della patologia, ma anche a riduzioni dell’astigmatismo variabili da 1 diottria fino a 4 diottrie, naturalmente condizionate dalla precocità dell’intervento e dalla struttura dello stesso cheratocono.
L’emissione radiante ha un diametro di 7mm centrato perfettamente sul cheratocono avendo come riferimento la mappa corneale del paziente precedentemente ottenuta. Il decorso post operatorio è assolutamente ridotto rispetto alla tecnica cross linking off e si configura come una tecnica di cross linking on con una minore esposizione alla radiazione UV, una migliore centratura del fascio applicato e quindi con fenomeni infiammatori enormemente ridotti tanto che già dopo pochi giorni il paziente operato può condurre una vita normale.
Questo processo migliorativo è dovuto ad una metodica di teragnostica (integrazione di un metodo diagnostico con uno specifico intervento terapeutico) guidata per immagini dal terminale che permette la valutazione precisa della concentrazione di riboflavina nella cornea del paziente operato oltre che di avere informazioni sull’irrigidimento del tessuto corneale e conseguentemente dell’efficacia del trattamento molto più rapido e sicuro per i pazienti.
Trattamento del Cheratocono Toscana Siena – Arezzo
Il trattamento innovativo per la cura del cheratocono è stato ideato e sperimentato da dott. Marco Lombardo con la preziosa collaborazione del suo team ed in particolare il fratello ingegnere, con i quali il dott. Ciccarini collabora cercando sempre nuove tecniche per l’approccio a questo tipo di patologie.
Trattamento del Cheratocono Marche – Ancona – Pesaro – Macerata
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