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11/Apr/2019

Il laser ad eccimeri è uno strumento utilizzato nella cosiddetta chirurgia refrattiva. Attraverso tale laser è possibile correggere i difetti della vista, che affliggono milioni di persone in tutto il mondo. È considerata una tecnica particolarmente efficace e quasi del tutto priva di controindicazioni, tanto che ogni anno il numero di persone che decide di sottoporsi a tale intervento è sempre più alto. Il laser ad eccimeri è considerato la miglior soluzione per disturbi della vista come miopia, astigmatismo ed ipermetropia. Ma come fa tale strumento a rivelarsi così efficace? Scopriamo nel dettaglio cosa può fare.

Informazioni tecniche

La chirurgia refrattiva che si serve del laser ad eccimeri è in grado di agire direttamente sulla superficie corneale. Questa viene modellata, fino a modificarne la curvatura. Tutto ciò è possibile grazie alla capacità del laser di rimuovere con precisione assoluta minuscole porzioni di tessuto. È proprio grazie alla rimodellazione della curvatura corneale che si può permettere al paziente di eliminare lenti a contatto ed occhiali da vista. La zona visiva considerata sede della messa a fuoco viene modificata in modo mirato ed assolutamente personale e specifico. Infatti, la cornea verrà rimodellata attraverso un trattamento che terrà conto delle peculiarità del singolo individuo, nella totale eliminazione dei procedimenti standardizzati. Occorre inoltre ricordare che l’intero intervento di chirurgia refrattiva verrà posto in essere senza alcun danno collaterale per le zone adiacenti a quella trattata.

La professionalità

Perché il procedimento appena descritto porti ad un risultato positivo e soddisfacente, è necessario affidarsi a professionisti del settore. Va ribadita, infatti, la necessità di consultare un oculista specializzato, che segua il paziente passo dopo passo, consigliandolo nel migliore dei modi. Al termine di attenti esami e valutazioni, il medico in questione potrà verificare l’idoneità del soggetto a sottoporsi alla correzione del disturbo tramite laser ad eccimeri. Il paziente verrà informato sui particolari dell’intervento e saprà di poter contare sulla professionalità di uno specialista che ha seguito l’intero iter diagnostico.
Il Dottor Carmine Ciccarini è un oculista specializzato, che si occupa di chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri dal 1999. Il Dottore effettua gli interventi presso il proprio centro di microchirurgia. Per prendere contatto con lo studio Ciccarini visita il sito internet o scrivi all’indirizzo mail carmineciccarini@libero.it


11/Apr/2019

La miopia è un difetto di rifrazione che dà luogo ad un disturbo della vista molto diffuso. A causa della miopia, tutto ciò che si osserva ad una certa distanza appare sfocato e la persona che ne è affetta può notare un miglioramento visivo solo riducendo lo spazio e, dunque, avvicinandosi all’oggetto osservato. Si tratta di un difetto della vista davvero frequente, che affligge nel mondo milioni di persone. Molte di queste, per risolvere questo fastidio, decidono di ricorrere a degli strumenti o terapie in grado di ovviare al problema. Gli occhiali da vista sono il principale correttore della miopia, insieme alle lenti a contatto. In alcuni particolari casi però, soprattutto quando il difetto è molto elevato, si può decidere, di comune accordo con il proprio medico, di sottoporsi alla tecnica correttiva del laser.

La tecnica

La correzione chirurgica della miopia viene praticata attraverso il cosiddetto laser ad eccimeri. Si tratta di una strumentazione sicura ed efficace a cui si sottopongono, come anticipato, i pazienti affetti da miopia di grado particolarmente elevato. La superficie della cornea viene trattata con estrema precisione, per eliminare o ridurre il difetto. In questo modo è possibile modificare la zona ottica, intervenendo, ad esempio, sulla curvatura corneale, una delle cause della miopia. Detto laser produce una sorta di vaporizzazione del tessuto trattato, così da consentire un’estrema precisione nell’asportazione dello stesso, senza danni per la zona circostante.

I vantaggi

La tecnica del laser ad eccimeri è, ormai, da molti anni estremamente utilizzata. La prima ragione di tale massiccio impiego risiede nella quasi totale assenza di complicazioni durante l’intervento, che rendono la pratica adatta a tutti. Con il laser ad eccimeri è possibile eliminare o ridurre in misura considerevole il difetto della miopia, assicurando al paziente, nella gran parte di casi, il vantaggio di non dover più ricorrere ad occhiali da vista o lenti a contatto correttive. È bene sottolineare anche la velocità del trattamento in questione e l’assenza di eventuali microtraumi delle zone prossime a quelle trattate. Perché tutto ciò risulti possibile è fondamentale che il miope si rivolga e si affidi ad uno specialista del settore, una persona competente e preparata, che operi in centri altamente specializzati.
È questo il caso del Dottor Carmine Ciccarini, che da vent’anni esegue interventi di correzione della miopia con il laser ad eccimeri. Contatta il suo studio e fissa immediatamente la tua visita di controllo.


22/Giu/2017

I difetti refrattivi possono oggi essere corretti grazie a tecniche mini-invasive di microchirurgia oculare

Nella microchirurgia oculare per la correzione dei difetti visivi si utilizzano laser ad eccimeri e fempto-laser.

Tecniche

EYE-LASIK

Questa metodica consente di correggere tutti i difetti refrattivi dalla miopia all’ipermetropia compreso l’astigmatismo in tutte le sue forme. Con questa tecnica di michirurgia si crea una sportellino corneale (flap) utilizzando un laser a fempto-secondi che seziona la cornea perfettamente con minore traumatismo del microcheratomo (il tagliente utilizzato nella tecnica Lasik per creare il flap);  la luce utilizzata è nel campo dell’ultravioletto ed è una luce fredda.

Una volta createsi il lenticolo corneale (flap) questo viene ribaltato ed a questo punto entra i azione il laser ad eccimeri che elimina il difetto refrattivo dopo aver inserito i dati su un terminale collegato al dispositivo che contiene il laser stesso.

Quindi si riposiziona accuratamente il flap coprendo la cornea precedentemente scoperchiata per effettuare il trattamento.

Durante il trattamento si usa anestesia topica e non si avverte dolore.

Indicazioni

Miopie fino a 10 diottrie se lo spessore corneale lo consente.

Ipermetropie fino a 6 diottrie così come per l’astigmatismo sempre se lo spessore corneale è idoneo.

Post-operatorio

In genere la stabilizzazione visiva avviene generalmente in 24/48 ore anche se molti pazienti già a poca distanza dall’intervento si accorgono di vedere bene. Inizialmente si possono avere bruciore, dolenzia oculare, fotofobia e lacrimazione che tendono a sparire in pochi giorni.

ReLEX Smile

In questa tecnica di microchirurgia non si utilizza il laser ad accimeri, ma solo il laser a fempto-secondi.

Non occorre creare il flap perchè il fempto-laser agisce dentro lo stroma corneale creando un lenticolo pari al difetto da eliminare, ma solo nel caso di miopia con astigmatismo lieve; negli altri difetti refrattivi questa tecnica non è al momento utilizzabile.

Oltre ad agire sullo stroma corneale il fempto laser forma una piccola incisione, solitamente 3mm, attraverso cui il chirurgo con un apposito strumento, scolla il lenticolo intra-stomale formato dal laser e poi con una pinza asporta lo stesso che esce dalla fessura come fosse una sorta di lente a contatto morbida.

Questa tecnica è straordinaria per la scarsa invasività e per la capacità che ha di permettere  alla cornea di tornare in brevissimo tempo nelle condizioni iniziali; senza il rischio di dislocazioni del flap che pur se limitatamente possono verificarsi nell’Eye-Lasik.

PRK

Questa tecnica fino a 15 anni fa veniva utilizzata negli USA per la correzione dei difetti refrattivi in più del 50% dei casi. Oggi questa microchirurgia si untilizza per non più del 20/25% dei casi; ciò pur non avendo assolutamento perduto la sua capacità correttiva.

Il minor utilizzo è legato non al risultato finale, che è simile rispetto a quello ottenuto con le altre tecniche, ma è dovuto al fatto che con la PRK per alcuni giorni il paziente lamenta una certa dolenzia e fotofobia essendo il laser ad eccimeri utilizzato dopo asportato l’epitelio corneale; ciò rende la tecnica non indolore. Anche se in questo caso l’asportazione dell’epitelio non è paragonabile al taglio della cornea che si utilizza nelle tecniche Lasik e Eye-Lasik.

La procedura si esegue in anestesia topica quindi risulta assolutamente indolore; dopo l’intervento si mette una lente a contatto terapeutica ad alta idratazione che permane fino alla riepitelizzazione corneale che di solito richiede circa 1 settimana.

Post-operatorio

Dopo qualche ora dall’intervento può comparire dolore conseguenza della ferita indotta rimuovendo l’epitelio corneale; questo dolore viene ben controllato, oltre che con farmaci antidolorifici, utilizzando un’opportuna reidratazione dell’occhio operato con colliri antibiotici e con lacrime artificiali tenute in fresco. Specialmente le lacrime artificiali vengono somministrate a intervalli di tempo brevi.

E’ consigliabile, per i primi 3 giorni in ambienti con poca luce; dopo 3/4 giorni i fastidi diminuiscono bruscamente; nel 95% dei pazienti si raggiunge il risultato desiderato, ma molto dipende dalla cicatrizzazione della ferita. Se questa si chiude troppo rapidamente è facile che ritorni una parte di miopia; l’esperienza insegna che l’utilizzo di corticosteroidi tende a rallentare una precoce cicatrizzazione.

I pazienti vanno esaminati ogni 3/4 giorni nelle prime 2 settimane dopo l’intervento.

Complicanze

Infezioni

Si possono manifestare specie nella tecnica PRK per l’utilizzo di lenti a contatto; in realtà, dopo migliaia di interventi, posso dire che spesso dipendono dalla sconsideratezza del paziente che non assume come da indicazioni i farmaci prescritti; o che ha atteggiamenti scarsamente igienici tipo toccarsi gli occhi con mani non pulite, vivere con animali domestici. Ricordo ad esempio un caso di un paziente che al primo giorno dopo l’intervento fece un bagno in piscina causando si un’infezione parassitaria da entamoeba histolytica; un protozoo che vive nella acque stagnanti o in piscine.

In conclusione quindi, per la buona riuscita dell’intervento occorre seguire la terapia, fare maggior attenzione alle condizioni igieniche e consultare spesso il medico specialista.

Aloni Notturni

Si verificano solitamete in pazienti che hanno di base un diametro pupillare notevole (6/7mm rispetto a 2/3mm della normalità). In questi rari casi può essere utile la somministrazione di pilocartina collirio all’1/2% per mesi allo scopo di potenziare il muscolo sfintere dell’iride.

Opacità corneali

Un tempo molto più frequenti a causa del calore del laser, oggi ridotti per il minor calore indotto; per l’utilizzo di liquidi freddi e per i trattamenti particolarmente lunghi (come nel caso di elevate miopie) di una sosta a metà intervento con liquidi stessi.

 

 


03/Mag/2017

Dopo quasi 20 anni di esperienza sul tarattamento della miopia con laser ad eccimeri, vorrei trarre alcune considerazioni confrontando i risultati ottenuti con la metodica PRK e Lasik (con femptolaser e microcheratomo). La mia conclusione, dopo oltre 3000 interventi, è che il risultato finale sia il medesimo anche se oggi è "di moda" utilizzare la metodica Lasik con femtolaser per il fatto che i pazienti non avvertono dolore e riprendono prontamente un ottimo visus. Il fatto di avere un pronto recupero e di non avvertire dolore non deve però portare a considerazioni troppo affrettate; il flap (cioè lo spertellino corneale creato nella Lasik con il femtolaser) pone problemi che spesso i pazienti non considerano, sottovalutando che i loro occhi siano stati sottoposti ad un vero intervento di chirurgia oculare.


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03/Mar/2017

Il laser ad eccimeri permette di correggere i difetti refrattivi come miopia, astigmatismo e ipermetropia. Più difficile è la correzione della ipermetropia che si può effettuare solo in determinati casi. Il laser agisce modificando la curvatura corneale e in termini più espliciti nella miopia appiattendo la cornea, nella ipermetropia facendo aumentare la curvatura...



Dr. Carmine Ciccarini

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