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24/Set/2021

NUOVI ORIZZONTI NELLA CURA NELLE MALATTIE RARE DELL’OCCHIO:

l’insulina come fattore di crescita nelle patologie dei nervi ottici

In tutte le patologie che interessano il nervo ottico, dal glaucoma alla neuropatia ottica ischemica, alle neuriti ed a forme secondarie come patologie vascolari o tumorali, le cellule gangliari subiscono un grave danno con retrazione

delle stesse che può portare a gravi disturbi delle sinapsi fino alla morte delle cellule interessate.

Una insulina ricombinante ingegnerizzata, somministrata come gocce oculari, può pro

muovere una rigenerazione dei dendriti e migliorare le riconnessioni pre-sinaptiche agendo su siti post-sinaptici o sulle cellule gangliari retiniche, e quindi indirettamente sui dendriti del nervo ottico, risvegliando cellule non funzionali ma ancora vive come fossero in uno stato di quiescenza di tipo comatoso.

Sembra che l’insulina sia in grado di regolare processi infiammatori mediati, attivi anche nelle degenerazioni delle cellule tumorali, in modo da evitare la liberazione di sostanze chimiche nocive che conducono alla morte della cellula interessata modificandone la struttura proteica. In definitiva si arriverebbe alla conclusione che processi infiammatori che sono alla base di molte neoplasie si ripetano nelle patologie neurodegenerative e, nel caso specifico, nelle patologie del nervo ottico, qualunque sia la causa.

1- Degenerazione delle cellule neuronali in fase di rigenerazione dopo uso di insulina ingegnerizzata

L’uso di insulina ingegnerizzata più volte al giorno è in grado di rigenerare i neuroni retinici danneggiati trasformando gli astrociti e gli oligodendrociti, che usualmente sono cellule di supporto ai neuroni, regolando l’afflusso sanguigno e creando una barriera protettiva tramite queste cellule. Quindi, anche nelle patrologie retiniche, un uso prolungato di tale sostanza ha effetti positivi portando spesso ad un aumento dello spessore della retina in patologie retiniche favorendo in secondo luogo la rigenerazione di cellule sane (i dendriti) che alla fine portano all’incremento delle fibre nervose del nervo ottico.

Le considerazioni sopra esposte traggono origine da intuizioni e ricerche ultraventennali della Prof.ssa Di Polo di Montreal (fonte: https://www.dipololab.ca/glaucoma-research/)



Dr. Carmine Ciccarini

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