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19/Nov/2021

Visual snow o “sindrome della neve”:

Come può apparire la visione di un paziente affetto dalla “sindrome della neve”

Il visual snow, o “sindrome della neve” è un disturbo visivo identificato e definito soltanto negli ultimi anni. Come dice il nome stesso, è caratterizzato da una visione viziata da una serie di puntini intermittenti che si sovrappongono all’immagine in parte o in tutto il campo visivo del paziente affetto. Chi è affetto dalla sindrome percepisce le immagini alterate da questo effetto. I puntini sono solitamente neri e bianchi, ma non mancano descrizioni di puntini grigi, semitrasparenti, colorati.

Diagnosi

Dato che il visual snow è un disturbo soggettivo, chi ne è affetto ha difficoltà a descriverlo; di contro chi ascolta ha difficoltà a comprendere un problema così strano, tanto che spesso il paziente può essere ritenuto come affetto da una sindrome ansiosa, depresso o addirittura simulatore. Ad avvalorare questa diagnosi errata è il fatto che, alla visita oculistica, l’esame del campo visivo e l’acuità visiva sono spesso nella norma.

Il paziente affetto dal disturbo il più delle volte non presenta patologie concomitanti (a volte la sindrome è invece associata a cefalea), né tanto meno trattato con farmaci che possano essere individuati come una possibile causa del disturbo.

Le peculiarità di questa problematica sono state descritte e caratterizzate per la prima volta in uno studio del 2014 (uscito su Brain – Peter Goadsby), dove la sindrome è stata distinta dall’aura visiva emicranica, disturbo visivo transitorio associato ad attacchi di emicrania, in quanto molti soggetti non soffrivano di mal di testa e comunque le caratteristiche del disturbo erano diversi da quelli dall’aura classica.

La patologia è stata poi descritta in associazione con altri sintomi visivi peculiari, anch’essi non particolarmente diffusi tra cui:

  • Mosche volanti (miodesopsie), ovvero piccoli corpuscoli fluttuanti che seguono lo sguardo
  • Fotopsia: lampi di luce
  • Fotofobia: fastidio per la luce
  • Palinopsia: persistenza di una immagine anche quando questa è scomparsa, che si manifesta anche sotto forma di scie.
  • Nictalopia: riduzione della visione notturna

Cause

Le cause non sono note, considerando anche la sua recente descrizione; è possibile che il disturbo sia il risultato di una ipereccitabilità della corteccia cerebrale, con conseguente peggioramento del rapporto segnale-rumore. I meccanismi fini, comunque, non sono stati ancora caratterizzati. Le indagini radiologiche e neuroradiologiche (TC e RM cerebrale) sono scarsamente indicative e in genere negative.

Terapia

Il visual snow di solito non richiede particolari terapie, dato che raramente risulta invalidante. Può diventare, però, particolarmente frustrante per chi ne è colpito. L’unico approccio terapeutico in casi particolarmente gravi prevede il ricorso a farmaci anticonvulsivanti per ridurre l’ipereccitabilità cerebrale.

 

 



Dr. Carmine Ciccarini

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