L’ipotonia oculare è una condizione che può verificarsi dopo vitrectomia, cataratta interventi anti-glaucomatosi o per cicliti (infiammazioni del corpo ciliare)
Sintomi
Il paziente affetto da ipotonia oculare si presenta alla visita oculistica alcuni giorni dopo aver subito un intervento di microchirurgia oculare lamentando una riduzione visiva, specie al mattino, che a volte tende a migliorare nelle ore serali.
Sulla cornea sono presenti pieghe corneali sottili che possono coinvolgere anche la coroide talvolta fino a un vero distacco di coroide.
Molte frequente nelle trabeculectomie (intervento per la cura del glaucoma) l’ipotonia oculare si presenta con pressione oculare inferiore ai 6/7mmhg (valore normale 12/17 mmhg. Talvolta il tono oculare può scendere al livelli bassissimi tanto da non essere misurabile.
In caso di grave ipotonia si possono verificare lesioni del nervo ottico fino al grado estremo dell’atrofia ottica che potrebbe insorgere a distanza di mesi. Questa condizione è causata dall’incapacità del corpo ciliare di produrre umor acqueo.
Importante per lo specialista è osservare la profondità della camera anteriore; se questa è profonda non vi è fuoriuscita di acqueo dal taglio chirurgico. Occorre inoltre controllarte in midriasi (pupilla dilatata) che non vi sia distacco di coroide e/o di retina ed escludere la presenza di una uveite post chirurgica. Possibile e quindi da valutare anche una congestione del nervo ottico.
Trattamento
Per la cura dell’ipotonia oculare solitamente si associano corticosteroidi come in desametazone; essi limitano la flogosi e riducono la facilità trabecolare al deflusso di umor acqueo.
Talvolta può essere utile per rialzare prontamente la pressione oculare esequire una iniezione di cortisone sottocongiuntivale; a 4/5 mm dal linbus. In questi casi il triamcinolone funziona egregiamente avendo un rilascio prolungato.
Ai cortisonici si associa l’ibopamina in collirio da mettere da 4 fino a 8 gocce die; se dopo alcuni giorni di trattamento non si nota miglioramento associare un farmaco midriatico come il ciclopentolato cloridrato 2 volte al giorno per ottenere dilatazione pupillare ancora più evidente che ostacola il riassorbimento dell’umor acqueo.
Prognosi
Solitamente il quadro si conclude positivamente in 2/8 settimane.