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12/Ott/2021

La congiuntivite virale è un’infezione congiuntivale acuta estremamente contagiosa causata generalmente da un adenovirus. I sintomi oculari comprendono irritazione, fotofobia e secrezione acquosa

La congiuntivite può associarsi al raffreddore comune e ad altre infezioni virali sistemiche (in particolare morbillo, ma anche varicella, rosolia e parotite). Una congiuntivite virale localizzata senza manifestazioni sistemiche è solitamente causata da adenovirus (fino al 90% delle congiuntiviti virali), e talvolta da enterovirus o herpes simplex virus (1,3-4,8% delle congiuntiviti virali).

La cherato-congiuntivite epidemica è solitamente causata da adenovirus e tende a causare grave congiuntivite.

Un caso particolarmente grave è la febbre faringo-congiuntivale; epidemie di congiuntivite emorragica acuta, una rara congiuntivite associata ad infezione da enterovirus, si sono verificate in Africa e Asia. Le infezioni da virus Ebola e da SARS-CoV-2 (che sono associate alle contagiose e potenzialmente fatali febbre emorragica da Ebola e COVID-19 , rispettivamente) possono manifestarsi con iperemia congiuntivale bilaterale, lacrimazione e sintomi sistemici.

In questi casi soprattutto si devono usare cautela e dispositivi di protezione individuale appropriati quando si esaminano pazienti con congiuntivite, sintomi sistemici e che hanno viaggiato in regioni ad alto rischio.

Sintomi della congiuntivite virale

Dopo un periodo di incubazione di circa 5-12 giorni, l’iperemia congiuntivale, la secrezione acquosa e l’irritazione oculare di solito iniziano in un occhio, e poi si diffondono rapidamente nell’altro occhio. Sulla congiuntiva palpebrale possono essere presenti follicoli. Un linfonodo preauricolare (dietro l’orecchio) spesso si ingrandisce e diviene dolente.

Nelle congiuntiviti adenovirali gravi, i pazienti possono lamentare fotofobia e sensazione di corpo estraneo dovute al coinvolgimento corneale. Pseudomembrane di fibrina e cellule infiammatorie sulla congiuntiva, infiammazione corneale focale o entrambe possono provocare annebbiamento della vista. Anche dopo che la congiuntivite si è risolta, possono rimanere visibili con la lampada a fessura residue opacità corneali subepiteliali (multiple, coniformi, del diametro di 0,5-1,0 mm) fino a 2 anni. Le opacità corneali occasionalmente possono provocare una riduzione della vista e aloni e bagliori significativi.

Valutazione clinica

Caratteristiche che possono contribuire a distinguere tra congiuntiviti virali e batteriche comprendono secrezione oculare purulenta, presenza di linfoadenopatia preauricolare e, nella cheratocongiuntivite epidemica, chemosi congiuntivale. È necessario colorare con fluoresceina le cornee di pazienti con fotofobia ed esaminarle con la lampada a fessura. La cheratocongiuntivite epidemica può causare colorazione corneale puntiforme. È molto rara un’infezione batterica secondaria nella congiuntivite virale. Tuttavia, se i segni suggeriscono una congiuntivite batterica (p. es., secrezione purulenta), colture o altri esami possono essere utili.

Misure di supporto

La congiuntivite virale è altamente contagiosa, e si devono osservare precauzioni per evitarne la trasmissione.

Per evitare di trasmettere infezioni, i medici devono

  • Usare il disinfettante per le mani o lavarsi le mani correttamente
  • Disinfettare l’attrezzatura dopo aver esaminato i pazienti

pazienti devono fare quanto segue:

  • Usare disinfettante per le mani e/o lavarsi accuratamente le mani dopo aver toccato gli occhi o le secrezioni nasali
  • Non di toccare l’occhio non infetto dopo aver toccato l’occhio infetto
  • Evitare di condividere asciugamani o cuscini
  • Evitare di nuotare nelle piscine

Gli occhi devono essere continuamente puliti dalle secrezioni e scoperti. È necessario che i bambini piccoli con congiuntivite restino a casa e non vadano a scuola per evitare di diffondere l’infezione.

La congiuntivite virale è autolimitante e dura 1 settimana nei casi lievi, e fino a 3 settimane nei casi gravi. Richiede solo impacchi freddi per il sollievo dei sintomi. Tuttavia, i pazienti con grave fotofobia o con deficit visivo possono trarre beneficio da corticosteroidi topici. I corticosteroidi, se prescritti, devono solitamente essere prescritti da un oculista.

La cheratite da herpes simplex deve essere esclusa prima (mediante colorazione con fluoresceina ed esame con la lampada a fessura), perché può essere esacerbata dai corticosteroidi. I colliri topici a base di ciclosporina A sono complessivamente meno efficaci, ma sono utili se l’uso di gocce di corticosteroidi è limitato da effetti avversi.


28/Feb/2018

La cheratite da adenovirus è un’affezione molto comune specie nei passaggi di stagione, in particolare nel periodo primavera-estate. E’ caustata da un virus appartenente alla famiglia degli herpes virus.

Per cheratite da adenovirus si intede una patologia oculare infiammatoria causta da un virus a appartenete alla famiglia degli herpes virus capace di provocare la febbre APC o febbre Adeno-Faringo-Congiuntivale.

Cherato-congiuntivite virale: l’infezione da adenovirus è la causa di infiammazione, lacrimazione e gonfiore congiuntivale. Ciò si può osservare nello stadio iniziale dell’infezione specie nella palpebra inferiore.

 

I sintomi oculari inizialmente possono essere attenuati e presentano arrossamento oculare con lacrimazione, tanto da essere confusi con una comune congiuntivite. Importante è guardare la congiuntiva della palpebra inferiore che spesso si presenta arrossata anche in presenza di sintomi non ancora evidenti per questa grave cheratocongiuntivite.

Nell’anamnesi spesso risulta un episodio di faringite insorta 1 o 2 settimane prima dei disturbi oculari.

Fase Acuta

Nella fase acuta la congiuntiva è molto arrossata e cominciano a vedersi infiltrati corneali che non insorgono mai nelle fasi precoci, ma si manifestano solitamente 1/2 settimane dopo i primi sintomi.

Infezione virale in fase acuta

Efflorescenza

Nella fase di efflorscenza dell’infiammazione entrambe le palpebre si presentano gonfie e rosse; può insordere un’infiammazione del linfonodo pre-auricolare. Alla lampada a fessura si possono osservare, nei casi gravi, decine di infiltrati corneali che portano ad una riduzione spesso drammatica del visus.

Nell’esame con lampada a fessura si evidenziano numerosi infiltrati corneali specie centrali che appaiono come macchie bianche rotondeggianti opalescenti

La guarigione di questa patologia è lenta e può richiedere settimane se non mesi, seppur nelle forme più gravi.

Frequenti sono le recidive; questee possono colpire il paziente anche per uno o più anni. Anche a distanza di anni, non è raro trovare infiltrati corneali residui.

Terapia

La cura della cheratite da adenovirus prevede l’uso di colliri cortisonici. La somministrazione di aciclovir per via generale e locale. Consigliato è l’uso frequente di lacrime artificiali allo scopo di mantenere l’occhio ben idratato.



Dr. Carmine Ciccarini

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