Sindrome dell’occhio secco: curiamola con il laser pulsato
L’ultima tecnologia in fatto di cura della sindrome dell’ occhio secco: laser pulsato
Oggi presso lo studio del dott. Carmine Ciccarini può essere effettuato anche questo trattamento specialistico innovativo
La sindrome dell’occhio secco è un’affezione che colpisce circa 400 milioni di persone nel mondo; le cause sono dovute, specie nelle donne, ad alterazioni ormonali dovute alla menopausa per la modificazione chimica che questa comporta a livello di composizione del film lacrimale.
Il 50% delle donne oltre i 50 anni ne soffre da forme moderate fino alla forma più drammatica chiamata sindrome di Sjogren dove le lesioni corneali arrivano alla cosiddetta “cheratopatia filamentosa” che comporta la formazione di ulcere corneali a filamento.
Altre cause sono le malattie autoimmuni dalla tiroidite di Hascimoto, al morbo di Chron, all’atrite reumatoide, alla LES (Lupus). Altri fattori sono l’uso eccessivo di lenti a contatto, l’inquinamento atmosferico, l’uso prolungato di terminali video. Effetto collaterale al trattamento con laser ad eccimeri.
Sintomi
La sindrome si manifesta con bruciore oculare, senso di corpo estraneo, annebbiamento visivo, lacrimazione riflessa secondaria legata alla minore capacità protettiva del film lacrimale per la cornea che sfocia in sindromi pseudo-allergiche e congiuntiviti batteriche recidivanti.
Terapia. Occhio secco: laser pulsato
Quando la terapia con sole lacrime artificiali si mostra inconsistente e la chiusura dei dotti lacrimali con plug non porta al miglioramento sperato occorre utilizzare il laser pulsato.
Il nuovo trattamento sulla causa e non sul sintomo dell’occhio secco; funziona veicolando sulle zone periorbitali impulsi luminosi ad alta potenza che, del tutto innocui per l’occhio, generano calore. Lo “choc” termico riattiva la funzionalità delle ghiandole di Meibomio; queste riprendono così a produrre la componente grassa indispensabile per la corretta composizione del film lacrimale.
E’ stato infatti verificato da vari studi neurologici che l’emissione porta ad una stimolazione dei neurotrasmettitori. Questi sollecitano le ghiandole di Meibomio a produrre, contraendosi, una maggiore secrezione; aumenta così il flusso lipidico naturale che riduce l’evaporazione delle lacrime e le rende protettive per la cornea
Il trattamento è del tutto indolore e privo di controindicazioni o rischi per il bulbo oculare. Il paziente percepisce soltanto un lieve calore che si può tradurre in un altrettanto lieve arrossamento della zona trattata.
Occhio secco: laser pulsato – Metodologia
La seduta si articola in due fasi:
- nella prima dopo aver invitato il paziente a chiudere gli occhi ed aver applicato gli appositi occhialini protettivi, la zona peribulbare inferiore e la zona temporale vengono trattate con lare pulsato per pochi secondi
- nella seconda fase si utilizza una apposita maschera a diodi emettitori di luce che, applicata sul viso per 15 minuti, sviluppa un calore terapeutico capace di fluidificare il secreto delle ghiandole di Meibomio; ciò consente di riequilibrare il film lacrimale e renderlo meno soggetto all’evaporazione.
- L’esame con il BUT (Break up time) a distanza di poche settimane dal trattamento evidenzia una maggiore stabilità delle lacrime che grazie alla pellicola lipidica generata con il trattamento evaporano meno e più lentamente.